Si tratta della prima nazionale dello spettacolo Sulla morte, senza esagerare nuova produzione della compagnia Teatro dei Gordi che si è aggiudicata all'unanimità il Premio alla produzione Scintille 2015.
La motivazione della giuria nell’assegnare il Premio Scintille 2015 mette in evidenza “l’originalità della costruzione drammatica” e “il coraggio della compagnia di affrontare un teatro senza parole”.
Infatti, il lavoro ideato da Riccardo Pippa, che ne è anche il regista, affronta un tema impegnativo come quello della morte, avvalendosi di cinque attori, Claudia Caldarano, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza, che indossano delle maschere e che comunicano con il pubblico esclusivamente attraverso gesti, movimenti, invenzioni scenografiche.
Il titolo “Sulla morte senza esagerare” prende spunto da una poesia di Wislawa Szymborska, premio Nobel nel 1986, poesia nella quale si prende gioco paradossalmente della morte, che, secondo la scrittrice, non è onnipotente come si crede.
Proprio su questo punto si snoda il lavoro teatrale che cerca di ridimensionare il suo potere, lasciando che siano delle maschere contemporanee di cartapesta - realizzate da Ilaria Ariemme, che ha scelto anche i costumi - a raccontarci, senza parlare, il loro rapporto con lei, non senza momenti di ironia.
La sfida più ardita dello spettacolo resta naturalmente quella di recitare senza l’uso di parole. In questo senso, le maschere, che riecheggiano certi ritratti fortemente espressivi di Otto Dix, sono il medium adatto a creare un atteggiamento che gli attori definiscono “neutro”. Altri elementi, sostengono, devono infatti sostituirsi alla parole e sono il respiro, lo sguardo, l’essenzialità, il bilanciamento dello spazio, il piacere dell’errore e la calma. I cinque attori in scena, che parleranno agli spettatori attraverso il linguaggio del corpo, per farsi intendere al di là della loro provenienza o cultura, fanno tutti parte del Teatro dei Gordi, fondato nel 2010 da un gruppo di giovani diplomati alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.
Il nome “gordo” è un termine spagnolo con diversi significati: può voler dire grosso, pingue e per estensione fertile come per il terreno che darà frutti. Mentre in latino la parola assume un significato meno positivo di balordo, folle. Creatività, fantasia, un pizzico di pazzia sono gli ingredienti di questo gruppo di attori che ha maturato esperienze diverse per spettacoli di adulti, bambini e show televisivi.
Lo spettacolo avrà due repliche presso il Teatro Menotti di Milano il 28 e 29 gennaio